Quali tipi di ruoli sono presenti nel tuo team?

Costruire un team efficace anche sul piano relazione è di fondamentale importanza all’interno di ogni tipo di organizzazione. Per individuare gli strumenti, le modalità e le tecniche più adeguate a raggiungere tale obiettivo è necessario partire dal concetto di ruolo.
In linea generale, il “ruolo” rappresenta l’insieme dei comportamenti che ci si aspetta da chi occupa una determinata posizione. Esso però comprende anche gli atteggiamenti personali che ciascun componente assume all’interno di un gruppo di lavoro.
Tali atteggiamenti dipendono da un insieme di fattori riconducibili a elementi sia interni al soggetto (es. livello e tipo di competenze, bisogni e aspettative, attitudini personali e caratteriali) sia esterni dati dal contesto organizzativo (es. clima organizzativo, anzianità di ruolo, tipo di leadership con cui confrontarsi, obiettivi aziendali, ecc.).
Identificare quali sono le varie tipologie di ruolo che possono manifestarsi all’interno di un team diviene pertanto utile per poter gestire con efficacia i singoli, al fine di creare e mantenere un team valido e funzionale, sia dal punto di vista dell’operatività e produttività sia dal punto delle relative dinamiche relazionali.
Quali tipi di ruolo è possibile allora incontrare all’interno di un team? Quali caratteristiche specifiche li identificano?
Proponiamo di seguito uno schema (evidentemente semplificato) delle diverse tipologie di ruolo e dei relativi indicatori comportamentali che possono essere utili per una loro più immediata identificazione:
- L’arrabbiato: in genere, ha subito dei torti o ingiustizie nella sua storia professionale (o ritiene di averne subiti). Si può riconoscere da: atteggiamento ipercritico, tendenza a svalutare ogni novità o resistenza al cambiamento, impegno minimo nello svolgimento del proprio incarico.
- Il fuori gioco: la sua carriera volge al termine e, di conseguenza, si presenta come progressivamente disinteressato, potenzialmente demotivato, distaccato e isolato dal resto del team. Si può riconoscere da: atteggiamenti passivi, disinteresse, irregolarità negli orari, assenze frequenti calo delle prestazioni.
- Il potenziale inconsapevole: in genere, si colloca all’inizio delle personali esperienze professionali, non ha consapevolezza della proprie capacità e potenzialità. Si può riconoscere da: ansia e timore di commettere errori, scarsa autonomia e ricerca continua di indicazioni e conferme.
- Il sì, ma: ha un elevato livello di preparazione e competenza, e, spesso per questo, tende a problematizzare ogni cosa. Si può riconoscere da: profusione di grande impegno, anche talvolta eccessivo, non dosando correttamente le proprie energie. Tendenza a non accettare di buon grado i feedback e forte spirito di autocritica con relativa frequente messa in discussione del sé professionale.
- Il disorganizzato: spesso dotato di elevata competenza tecnica, ma carente nel metodo di lavoro, con tendenza a perdersi nei dettagli senza risolvere i problemi. Anche i suoi spazi di lavoro si presentano spesso caotici e non organizzati. Si può riconoscere da: difficoltà nell’individuare le priorità, frequente spreco di energie, ricorso a soluzioni standard, poco creative.
- Il rampante: è ambizioso, ha una personalità forte che tende a prevaricare gli altri per affermarsi. Si può riconoscere da: bassa propensione al lavoro di gruppo, impazienza, alto livello di preparazione, atteggiamenti competitivi e incapacità di valutare con positività gli altri e il passato operativo dell’organizzazione…
Avete riconosciuto quali tipologie tra quelle presentate possono essere ricondotte ai membri del vostro team?
Per approfondire questo tema e scoprire quali strategie possono essere utili per gestire queste tipologie, seguiteci nella prossima “puntata”!